La bici della zia & il cieco - Scegliere le scarpe

Date: 4/16/2019

By Alex_7298

Abito a casa della nonna M, ma c’è la zia lì a curarci. Io vado alle medie e voglio prendere la sua bici, una Graziella bianca, piccolina e leggerissima con la sella un po’ bassa per me. Mi fermo sul corso o vicino alla chiesa per alzarla. Ci sono molti dossi. Giro credo alla Mirabella e arrivo a scuola. È piena di gente e c’è un grande parcheggio all’aperto tutt’intorno. Lo trovo losco, le cose sono cambiate, non mi ritrovo. In effetti sono già salita all’ingresso, ma ho ancora la bici, così scendo la rampa mentre tutto salgono, per andare a parcheggiarla. Un giovane signore cieco mi viene addosso, mi fa cadere qualcosa e, come in un film, scatta l’occasione per conoscersi... solo che io non sono disponibile. Lui non cede e, sottobraccio, scende con me la scala. È sicuro di sé. Gli dico che sono già in una relazione che va molto molto bene! E mi ritrovo a pensare alla zia: ho preso la sua bici per andare a scuola senza nemmeno chiederle il permesso! E se le serve? Mi sento male per questo. Poi la sera devo uscire, forse con MB o comunque con qualcuno di molto elegante e scelgo i tacchi: décolleté nere o tronchetto con le borchie?